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Orizzonte Québec : vetrina di una giovane cultura

14 ottobre 1998 - Dall'ottobre all'aprile prossimi, con il nome di "Orizzonte Québec " prenderà il via la prima vetrina della cultura quebecchese in Italia. Il pubblico avrà così l'occasione, grazie alla collaborazione fra istituzioni culturali italiane e quebecchesi, di fare la conoscenza di tutte le espressioni ed i movimenti artistici e culturali che pervadono ormai da decenni nell'unico Stato francofono d'America.

Le arti visive quebecchesi hanno dato vita negli ultimi anni ad un impulso creativo che si sta aprendo spazi sempre più significativi non solo in Europa. Così la presenza, curata dal Musée du Québec, in cinque distinte e prestigiose gallerie romane di altrettanti artisti quebecchesi, Dominique Blain (Sala 1), Geneviève Cadieux (Galleria S.A.L.E.S.), Angela Grauerholz (Valentina Moncada), Roberto Pellegrinuzzi (Studio d'arte contemporanea Pino Casagrande) e Jean-Jacques Ringuette (Il Ponte. Contemporanea), permette finalmente anche al pubblico romano di aprire una finestra su questo fantastico mondo di nuovi orizzonti creativi. A questi va aggiunta un'esibizione assai originale oltre che carica di contenuti, "Illustratori quebecchesi in scena". L'evento, curato dell'Association des illustrateurs et illustratrices du Québec, costituisce la versione ridotta della prima Biennale dell'Illustrazione quebecchese e si presenta a Roma, al Teatro Valle, come una primizia assoluta a livello internazionale.

Con la partecipazione di "Littoral" di Wajdi Mouawad e "Leitmotiv" del Théâtre des Deux Mondes all'edizione del "Festival d'autunno" del 1998, grazie anche alla collaborazione dell'Ente Teatrale Italiano, il teatro quebecchese si propone in Italia rivelando quei tocchi di semplice genialità e di assennata ricerca che lo pongono alla testa delle correnti drammaturghe contemporanee. Non va nemmeno dimenticata l'importante creazione italiana di Beno Mazzone il quale, con la messa in scena di "Le faucon" (Il Falco) di Marie Laberge in programma a Palermo (Teatro Libero) e poi anche a Roma (Teatro dell'Orologio), ci aprirà le porte di una delle più interessanti scrittrici che dal Québec propone attraverso un linguaggio semplice, viaggi e percorsi introspettivi di rara bellezza all'interno della natura umana.

La danza non poteva mancare a questa manifestazione: da qualche decennio in Québec nascono con intensa frequenza compagnie e gruppi che nel giro di pochi anni hanno aperto nuove frontiere espressive nel mondo coreografico internazionale. Per questo motivo "Incarnation" della compagnia "Hélène Blackburn-Cas Public" va accolta con estremo interesse, in quanto costituisce una delle fonti principali fra i più recenti gruppi di danza di scuola quebecchese. Cas Public calcherà le scene a Palermo (Teatro Libero) e si renderà complice di un esperimento che la vedrà ospite della Residenza di "Magliano in Sabina Teatro", luogo di lavoro di Ugo Pitozzi, uno dei più geniali coreografi italiani. Il Teatro Libero di Palermo ospiterà anche le compagnie "Carpe Diem" di Emanuel Jouthe e "Goldhuber & Latsky", anche loro impegnate in periodo di residenza di creazione dopo le loro esibizioni, in prima nazionale, in Sicilia.

Non va trascurato nemmeno il teatro ragazzi che da sempre ha avuto in Québec una significativa tradizione. Grazie all'accordo di scambio fra la "Maison québécoise pour l'enfance et la jeunesse" e il "Teatro delle Briciole/Vetrina Europa" di Parma, è in programma la versione italiana di "L'Orchetto" di Suzanne Lebeau, una delle più conosciute autrici di teatro ragazzi a livello mondiale. Lo spettacolo verrà rappresentato presso il Teatro al Parco di Parma.

Il cinema quebecchese sarà presente a Roma nell'ambito dell'edizione del "Roma Film Festival1999 " con "NÔ" di Robert Lepage, ispirato all'opera "Les sept branches de la rivière Ota" che lo stesso Lepage presentò nel 1995 al Festival dei due Mondi di Spoleto. Robert Lepage sarà presente anche con il ritorno a Roma della coproduzione italo-quebecchese di "Les aiguilles et l'opium", interpretata dall'attore italo-argentino Nestor Saïed.

Palermo ospiterà anche un consistente numero di artisti quebecchesi nel campo della videoarte. Infatti, oltre alla presenza di John Zeppetelli, docente di storia del video presso l'Université Concordia di Montréal, verranno presentate opere di Judi Sewraj, Mark Hoolboom e lo stesso John Zeppetelli, tutti e tre in concorso a"l'immagine leggera International Videoarte Festival". Da sottolineare soprattutto una esaustiva retrospettiva, presentata per la prima volta in Italia e sempre all'interno del cartellone del festival, di Nelson Henricks.

A chiusura di "Orizzonte Québec" si terrà nell'aprile del 1999 un Convegno internazionale presso il Centro Studi Quebecchesi dell'Università di Bologna. L'evento costituirà un momento di riflessione e di informazione sull'evoluzione dell'identità culturale del Québec.

"Orizzonte Québec" racchiude anche altre importanti iniziative e manifestazioni, grazie alle quali forse per la prima volta in Italia, sarà possibile scoprire qualcosa di più sulla cultura quebecchese; un mondo che riflette il dinamismo e la contemporaneità di ogni disciplina artistica, sottolineando la paternità di coloro che, con le loro creazioni, hanno permesso la rivelazione di un paese giovane ma pieno di iniziative che costituiscono la garanzia di un luminoso futuro.

"Orizzonte Québec" è promossa dall'Agenzia Culturale del Québec in Italia, dal Ministère de la Culture et des Communications e dal Ministère des Relations Internationales du Gouvernement du Québec e dal Musée du Québec, con il sostegno del Conseil des Arts et des Lettres du Québec (CALQ) e della Société de développement des entreprises culturelles (SODEC).

Per informazione:

Agenzia culturale del Québec in Italia
06/36003604.

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